Primarie di SEL - 29/12/12

Il 29 dicembre 2012 si sono tenute le primarie parlamentari di SEL. Anche io ero tra i candidati alla Camera dei Deputati lanciandomi in una "concreta follia" (leggi le motivazioni) intraprendendo una campagna elettorale di una settimana in pieno periodo natalizio. 343 voti presi in tutta la Toscana non mi hanno permesso di posizionarmi in lista per una concreta elezione al Parlamento, tuttavia i dati di dettaglio sanciscono il secondo miglior piazzamento tra i candidati uomini alla Camera nella Provincia di Firenze, ed il primo posto nel Quartiere 1. Ringrazio tutti voi che mi avete incoraggiato, sostenuto e promosso e con cui abbiamo gettato semi che faranno germogliare il futuro. Questo è solo l'inizio di un nuovo percorso.


Durante la campagna elettorale ho fornito le risposte ai 10 quesiti che Repubblica Firenze ha posto ai candidati e mi sono impegnato in un patto per la ciclabilità.

Risposte ai quesiti di Repubblica
1) Patrimoniale sì o no? Se sì, di quale entità?
SI! Ma da sola non basta. Non ha senso una Patrimoniale senza un forte contrasto all'evasione (tra cui il trasferimemto di capitali all'estero) e misure per fare emergere il sommerso. La Patrimoniale non è soltanto un intervento d'urgenza ma anche una politica di riequilibrio.

2) Il salario minimo può sostituire il sistema di ammortizzatori sociali fin qui conosciuto?
No, non può sostituire l’attuale sistema di ammortizzatori sociali che peraltro andrebbe rafforzato. Si tratta di una misura complementare così come avviene già in altri paesi europei. Ad ogni modo, qualsiasi intervento deve tenere presente la centralità del lavoro e della formazione continua al lavoro.

3) Indichi uno strumento per combattere l’evasione fiscale.
Uno strumento necessario tra i tanti utili: permettere di incrociare i dati a disposizione dei Comuni attraverso i sistemi di interscambio dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia del Territorio, nonché da altre fonti di livello nazionale e regionale.

4) E’ d’accordo o no a mantenere il divieto di fecondazione eterologa contenuto nella legge 40?
No. La legge va cambiata sia per una questione tutela e di diritti del cittadino, sia anche per i rilievi che provengono dalla UE. È necessario però farlo 1) considerando lo stato della ricerca e 2) che quella legge vincola sopratutto le donne, relegandole ad un ruolo puramente strumentale.

5) Imu: è d’accordo sulle esenzioni previste per la Chiesa e gli enti no profit?
Qualsiasi cittadino è in grado di riconoscere le attività commerciali dai luoghi di culto. Perché non può farlo una legge?
Contestualmente, bisognerebbe avviare una seria riflessione sul principio di sussidiarietà e su come tutelare e rilanciare il mondo dell’associazionismo che oggi dà lavoro a centinaia di migliaia di persone rappresentando una risorsa per il nostro Paese.

6) Sanità: va bene il sistema attuale o va aumentato il contributo a carico del singolo paziente in base al reddito?
Tutti concordano sul bisogno di una maggiore razionalizzazione delle spese e degli sprechi (si potrebbe dire il contrario?). Il punto è però che la sanità pubblica è un principio e un valore politico e civile. In quanto tale, si tratta di una priorità che va sostenuta trovando risorse anche altrove.

7) E’ favorevole al matrimonio gay? E all’adozione da parte di coppie gay?
In coscienza, rispondo con un doppio si. D'altra parte, un politico ha il compito non soltanto di legiferare ma anche di sostenere un cambiamento culturale su questioni sensibili come il riconoscimento di ogni diversità.

8) E’ pronto a tagliarsi l’indennità da parlamentare? Se sì, di che cifra? E a quanto ridurrebbe il numero dei parlamentari?
Si, su questo punto SEL ha già una posizione molto chiara. Aggiungo soltanto una provocazione: oltre alla quota di riduzione bisognerebbe chiedersi a che beneficio andranno i soldi risparmiati. Senza questo chiarimento rischiamo di andare ad alimentare ulteriormente le inutili spese della politica.

9) E’ favorevole a una legge che riconosca subito diritti di cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia, secondo il principio dello ius soli?
SI (in maiuscolo). Ma la cittadinanza non è un mero riconoscimento burocratico. I diritti e i doveri di un cittadino devono essere fatti vivere e incarnati nella quotidianità. La cittadinanza e un patto di reciprocità che va costantemente rinnovato.

10) In che modo correggerebbe le norme anti-corruzione approvate dal parlamento, che lo stesso Monti ha definito insufficienti?
C'è tantissimo da fare ed è sotto gli occhi di tutti: la reintroduzione del falso in bilancio; l'inserimento del reato di corruzione tra privati e di antiriciclaggio; il prolungamento dei tempi di prescrizione per i reati di concussione e corruzione; la legge sul conflitto di interessi su cui non è più possibile soprassedere. Ma il problema è anche culturale. La corruzione si combatte anche attraverso le piccole azioni quotidiane di tanti cittadini.


Patto per la ciclabilità
Noi, candidati alle primarie per le elezioni parlamentari, intendiamo fare un patto con i cittadini a favore della ciclabilità nel contesto della mobilità urbana. Ci impegniamo a rispettarlo in caso di elezione e, in caso contrario, ci impegneremo a sostenerlo come abbiamo sempre fatto attraverso la nostra azione politica quotidiana.

Considerato che il numero di cittadini che si spostano in bicicletta è in costante aumento contribuendo così alla mobilità generale ed alla vivibilità nelle città, riteniamo che non sia più rimandabile un quadro normativo nazionale che permetta di incentivare questo tipo di mobilità in ogni città del paese. Riteniamo infatti che la mobilità ciclistica, insieme ad un trasporto pubblico efficace, alternativo ed innovativo, sia un mezzo per tutelare la salute dei cittadini e promuovere la qualità della vita. Le emissioni inquinanti, nonché i rumori prodotti dal traffico motorizzato, infatti, minano fortemente la salute dei cittadini. L’uso eccessivo del mezzo privato a motore congestiona il traffico comportando anche rischi e pericoli per gli utenti più deboli della strada come i pedoni ed i ciclisti. In aggiunta considerando che gli incidenti stradali producono un forte impatto sociale ed economico, e che le spese sostenute dalle famiglie oggi per possedere un automobile incidono pesantemente sul reddito familiare, è evidente che è urgente e necessario un cambiamento radicale, ovvero che affronti il problema alla radice.

Siamo rimasti fortemente delusi dal fatto che il Patto per la Bici (http://www.firenzeinbici.net/attivita/patto2009/patto_sindaci.aspx), sottoscritto dal sindaco Matteo Renzi, non sia stato rispettato in ben 10 punti dei suoi 12. Il Patto per la Bici, che nel 2009 articolava impegni da rispettare riguardanti il profilo amministrativo/economico, le piste ciclabili, la sosta ciclabile, la moderazione del traffico e l’intermodalità, rimane tutt’ora valido ed attuale e dovrebbe essere applicato in ogni città, seppur tarato alle singole esigenze territoriali. Tuttavia siamo convinti che i provvedimenti locali possano essere aiutati ed incentivati anche con un adeguati interventi a livello nazionale, traendo beneficio anche dal lavoro che è stato fatto agli Stati Generali della Bicicletta dello scorso ottobre ospitati dal comune di Reggio Emilia ed a cui hanno partecipato #salvaiciclisti, FIAB, Legambiente e ANCI.

Tutto ciò premesso ci impegneremo quindi a sviluppare un quadro normativo che faciliti e allo stesso tempo incentivi l’utilizzo della bicicletta nelle città. Alcune azioni importanti che riteniamo di dover intraprendere da subito saranno:
- Revisione del Codice della strada e delle norme tecniche per adeguarsi agli standard della Comunità Europea e per tenere conto delle specifiche esigenze della mobilità ciclistica, rendendo possibile anche in Italia ciò che è ormai in molti altri paesi;
- Programmazione di incentivi e finanziamenti agli Enti Locali che siano vincolati allo sviluppo della ciclabilità (piste ciclabili, sosta ciclabile, moderazione del traffico e intermodalità) come parte integrante di un nuovo sistema di mobilità cittadino che tuteli la qualità della vita e la vivibilità;
- Equiparazione della bicicletta al trasporto pubblico nell’infortunio in itinere, includendo quindi lo spostamento in bici casa-lavoro sotto la copertura INAIL;
- Favorire la costituzione di un soggetto nazionale per la mobilità ciclistica con funzioni di raccordo, pianificazione, monitoraggio ed indirizzo che coinvolga non solo i livelli ministeriali ma anche comunali e delle associazioni di categoria.

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