Sala Prove "Peppino Impastato"

Il 9 maggio del 1978 avevo quasi 9 anni e, come tanti della mia generazione, vagamente conoscevo Aldo Moro mentre di Peppino Impastato non avevo alcuna conoscenza. Non sapevo chi fosse, non sapevo che avesse dedicato la sua vita intera a coniugare scelte radicali, a cominciare dalla rottura con il padre mafioso, con una complessità di azione antimafia fatta di denunce documentate e puntuali, di lotte sociali, di iniziative culturali e con un continuo ricorso alla satira e alla musica. Impastato e Moro sono stati assassinati lo stesso giorno, il 9 maggio 1978, in quella che qualcuno ha definito “l’alba dei funerali di uno Stato”, ma solo l’uscita del film “I cento passi” nel 2000 ha riportato all’attenzione degli italiani la storia di Peppino, mentre ci sono voluti quasi 24 anni per arrivare ad assicurare i colpevoli alla giustizia. Per noi che viviamo in Toscana, la mafia rappresenta qualcosa di lontano, che appartiene ad altre regioni italiane. Niente di più sbagliato. Il fenomeno mafioso è sempre più radicato anche nel centro-nord Italia e la Regione Toscana è territorio economicamente ricco e quindi permeabile alle infiltrazioni finanziarie mafiose. “Purtroppo si parla ancora poco di mafia in un territorio non mafioso in cui la mafia purtroppo c'è” (cfr. Rapporto sulla legalità in Toscana - Fondazione Caponnetto). Partendo da queste analisi, considerando che il Consiglio di Quartiere 1 gestisce una sala prove all’interno di un centro giovani (via Felice Fontana, 22) e che l’azione politica e sociale di Peppino è ancora di grande attualità per i giovani, abbiamo intitolato la sala prove a “Peppino Impastato, martire della lotta alla mafia”. Così, lo scorso 25 ottobre 2011, abbiamo organizzato una giornata per la legalità a lui dedicata. La mattina abbiamo proiettato all’Odeon il film “I cento passi” (ingresso riservato alle scuole superiori) con la collaborazione di Libera Toscana, il pomeriggio alle 17, presso la sala prove in via Felice Fontana n. 22, abbiamo scoperto la targa dedicata a Peppino, e la sera dalle 21.00 abbiamo concluso con un concerto di gruppi emergenti al Teatro Puccini (Martinicca Boison, Train de vie, Pippo e i suoi pinguini polari, Le Furie, e la partecipazione di Erriquez della Bandabardò). Ha aderito all’iniziativa Giovanni Impastato, fratello di Peppino, che è rimasto con noi tutta la giornata.