sabato 20 febbraio 2010

Il cavallo di ferro

14 febbraio 2010: irrompe in città il Cavallo di Ferro, accolto da 40.000 persone festose. Ma chi era che diceva che a Firenze nessuno voleva la Tramvia? E' stato un successo quasi inaspettato, atteso da anni. Finalmente si realizza il primo passo per una diversa e sostenibile mobilità in città per la quale ci siamo battuti a lungo. Non solo in campagna elettorale, ma anche prima, in tempi non sospetti, avevamo parlato di un quartiere e di una città diversa possibile, dove l'allargamento dell'area pedonale del centro storico doveva andare di pari passo con l'allargamento della ZTL, con gli incentivi all'utilizzo della bicicletta e con il rafforzamento del trasporto pubblico. Siamo partiti con la prima linea (T1) ma non dobbiamo fermarci qui. Oltre alle nuove linee T2 e T3 da avviare velocemente, una domanda sopra tutte: perché il cavallo di ferro non può passare dal Duomo? E' chiaro ed evidente che il problema della tramvia al Duomo è un falso problema. Se un problema c'è stato va imputato esclusivamente al costo dei lavori aumentato a dismisura ed al fatto che i lavori sono durati il doppio di quanto era previsto, mettendo in estrema difficoltà grandi parti della città. Ma allora affrontiamo il problema per quello che è. I lavori devono partire presto ed essere realizzati nei tempi previsti. Tutto il resto è solo campagna elettorale. Rilanciamo la tramvia anche per Piazza Duomo pedonalizzata, e godiamoci intanto questo primo passo per una vita più sostenibile in città.

domenica 7 febbraio 2010

Pillole dall'Europa

Mentre la campagna elettorale per le elezioni regionali sta per entrare nel suo vivo, mentre Nichi Vendola ha dimostrato in Puglia che un modo diverso di fare politica è possibile (a proposito, avete visto la sua videolettera?), mentre la giunta del comune di Firenze ha avviato una riforma amministrativa per la quale non sappiamo ancora se i consigli di quartieri avranno motivo di esistere (e nonostante tutto le commissioni consiliari continuano a lavorare cercando di favorire la partecipazione delle genti, generi e generazioni che lo abitano), sono felice di annunciarvi che abbiamo aperto una nuova sezione intitolata "Pillole dall'Europa".
Per non perdere la dimensione globale di quello che siamo localmente, il nostro carissimo amico e compagno di lotte Michele ci scriverà periodicamente da Bruxelles, dandoci uno spaccato di vita di tutti giorni dalla capitale europea.