domenica 3 gennaio 2010

2010 ... si parte!

Inizia il nuovo anno (auguri a tutti !) e da subito abbiamo di fronte importanti impegni. In attesa delle elezioni regionali, il programma elettorale che avevamo approntato per le scorse elezioni amministrative - VIVA FIRENZE VIVA! Genti, Generi e Generazioni diverse - ha ispirato i lavori della Commissione Giovani e Sport che si sono tradotti in linee guida di indirizzo per il 2010 approvate all'unanimità dal Consiglio di Quartiere lo scorso 18 novembre. Un lavoro importante imperniato sulla condivisione e partecipazione a partire da tutti i membri della Commissione, maggioranza e opposizione. Una sfida molto impegnativa per tenere fede agli impegni presi in campagna elettorale: proporre una modalità di lavoro impostata sulla partecipazione e il coinvolgimento diretto di tutti gli attori del territorio. "Il nostro è un quartiere abitato da giovani, anziani, donne e bambini provenienti da realtà sociali diverse e da numerose parti del mondo: Genti, Generi e Generazioni diverse" appunto! Leggete l'intero documento di programmazione scaricandolo dal link seguente e mandate commenti e suggerimenti:

1 commento:

  1. E' da tempo ormai che si prova un senso di vergogna a sentirsi italiani. Soprattutto lavorando spesso al''estero ogni volta che si intuiscono le origini italiane, si vedono ghigni e sorrisetti che fanno parecchio fatica.
    Stando poi sempre piu' all'estero – anche perche' il mercato del lavoro in italia e' insano – la rabbia iniziale si tramuta piano piano - e direi dolorosamente - in pena per la sorte attuale del paese.
    Tutto questo fino a qualche settimana fa rimaneva pero' nella propria singola, intima vergogna individuale, al massimo estendibile alla collettivita' italica.

    Dopo i fatti di Rosarno - punta' d'iceberg di tanti piccoli fatterelli quotidiani sparpagliati nel belpaese, dalle ronde, alle menate, dalle strade agli stadi - tutto questo esplode nella sua forma piu' strutturale e piu' orrendamente umana. C'e' una crisi economica, calano le richieste di agrumi, d'improvviso i 1500 lavoratori al nero che con le loro paghe ridicole avevano fatto marciare l'economia della regione, d'improvviso diventano l'impaccio, il freno alla modernita' isterica del paese. Perche', come ascoltato in un'intervista al TG 'non sanno vivere nelle case come noi'. No. Probabilmente infatti non guardano i quiz, gli spot e le ballerine, non si imbevono di angosce tele-giornalistiche e scandali proto-politici. Probabilmente hanno altri modi per viversi il (poco) tempo libero.
    E allora che facciamo ? li massacriamo, cosi' ci sentiamo meglio e soprattutto ci riprendiamo la modernita' che la loro presenza ci negava.
    La vergogna che prima covavo dentro, adesso si infiamma, a pensare a cosa stiamo diventando ed a chi facciamo pagare i nostri conti indebitati con la storia.

    La sera di capodanno nelle strade del nostro quartiere, un gruppetto di nazistelli locali (non mancano mai, come nei film dei blues brothers), ha coraggiosamente lanciato petardi e picchiato due ragazzi perche' stranieri, anche loro. Dieci contro uno, come il loro coraggio gli comanda, tradizionalmente.
    Vediamo se le telecamere e i soldati nelle strade, che da mesi devono garantire la 'sicurezza' di tutti, riescono almeno stavolta a servire il proprio dovere – cioe' far trovare al piu' presto questa banda di vigliacchi violenti, per liberare il quartiere e la citta' dalla loro triste mefitica presenza. Speriamo di lanciare un messaggio diverso dalla nostra citta'.

    michele

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