Con il risultato del ballottaggio di ieri il quadro politico si completa e ci permette di fare alcune, semplici, osservazioni. Da questa esperienza elettorale emerge con chiarezza che:
1. Il sig. Renzi Matteo è stato chiamato ad amministrare questa città. Nonostante tutto quello che si è detto e si è pensato, questo dato rappresenta una novità per come è maturato e per il dibattito che ha generato all'interno di quella parte politica tendenzialmente mancina.
2. Questa legislatura è una scommessa. Ci sono propositi ambiziosi e profonde preoccupazioni. Comunque vada, lo scenario politico fiorentino sta cambiando, in quale direzione dipende da ciò che si riuscirà a fare nei prossimi anni.
3. Non ci sono più rendite di posizione per nessuno, figuriamoci per la sinistra. La Toscana non è più (per fortuna, ci viene da dire) un feudo intoccabile, ma un territorio da rivitalizzare e da riconquistare.
4. La partecipazione è una condizione necessaria ma non sufficiente. Quei pochi che sono riusciti a coinvolgere seriamente e attivamente le persone prima di trasformarli in elettori se l'è cavata meglio di altri. Ma quesot non basta, si deve riuscire a creare delle prassi che non risentano dell'eccezionalità, bisogna portare "a sistema" un modo di fare politica sensibilmente diverso da quello a cui siamo stati finora abituati.
5. Sotto la superficie ci sono molte più emergie e competenze di quelle che riusciamo a percepire. Si parla di crisi della politica, pensando al deterioramento della classe politica. Ma il ricambio non c'è anche perché molti si tengono alla larga, non vogliono mettersi in gioco e preferiscono il gioco dell'accusa e del lamento.
Adesso si comincia a fare sul serio. Il 3 Luglio il Q1 si riunirà per la prima volta. Appena dopo è prevista una riunione generale allargata. Con tante proposte. Tenetevi pronti.
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